Osservare la terra


 

 

MODULO

Equilibri fragili: la laguna di Venezia

 

TAG

Acqua, Esplorazione, Piante, Terra

 

INSEGNANTE REFERENTE

Gabriella Ricca

 

 

 

ALTRI INSEGNANTI COINVOLTI

Silvia Sartori, Patrizia Vernuccio

 

SCUOLA

Istituto Comprensivo "C.G. Cesare"

Via Capuccina, 68/d - 30172 Venezia-Mestre

Telefono 041.981696

 

ORDINE SCOLASTICO

Scuola dell'Infanzia (Sezioni A-B-C-D)

 

NUMERO ALLIEVI

26

 

TRAGUARDI E OBIETTIVI

 

Il  bambino:  

  • osserva con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti;
  • manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti;
  • elabora, osservando piante ed animali, idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti;
  • impara a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni;
  • si avvia verso un percorso di conoscenza più strutturato. 

COMPETENZE ATTESE

  • Saper riconoscere degli elementi caratterizzanti la barena: piante, terre, acqua.
  • Saper utilizzare il kit in dotazione, denominando correttamente gli strumenti che lo costituiscono (paletta, lente di ingrandimento, sacchetti, ...).
  • Saper catalogare il suolo e realizzare una "Pedoteca".
  • Saper rilevare le differenze che sussistono tra ambienti naturali diversi (il giardino della nostra scuola e la barena di Campalto, ...).

Musica dello slideshow:  "Peregrinazioni Lagunari" o "E mi me ne so’ ’ndao",

                                             Anonimo del XVII secolo

Fasi di Lavoro


ENGAGE

Il primo incontro è stato dedicato alla valutazione delle preconoscenze dei bambini: il team dei docenti ha avviato conversazioni di gruppo. La prima conversazione ha avuto inizio con la domanda:  “Cosa è la terra?”.

Durante  il confronto i bambini hanno elaborato delle ipotesi su “A cosa serve la terra”, “Che colore e odore ha la terra”, “Dove si trova”.

I docenti hanno poi chiesto ai bambini di  rappresentare  graficamente e individualmente ciò che intendono per terra. 

Nell’incontro successivo la conversazione in gruppo ha cercato risposte alla domanda “Cosa è l’acqua?”, “Da dove viene?”, “A cosa serve?”, “Che odore, sapore, colore ha l’acqua?”.

I disegni realizzati sono diventati  la prima pagina dello schedario” prodotto da ogni bambino a testimonianza del percorso effettuato.

EXPLORE

La nostra scuola dispone di un ampio giardino alberato. Il team dei docenti ed i bambini si sono recati in giardino. I bambini sono stati invitati a raccogliere la terra e cose che hanno a che fare con la terra, utilizzando gli strumenti del Kit a disposizione (palette, sacchetti).

Tornati in classe, i bambini hanno intrapreso la fase dell’osservazione e dell'esplorazione del materiale raccolto con i setacci e le lenti di ingrandimento.

Il team dei docenti ha chiesto ai bambini di indicare la terra e di indicare tutto il resto con altra etichetta.

I bambini hanno stabilito l'etichetta "non terra" o "tesori della terra". I bambini  hanno sistemato  in una pedoteca ciò che è terra e ciò che è "non terra" (foglie, rametti, sassi, insetti) .

In un giorno di pioggia i bambini hanno poi raccolto l’acqua piovana. Ha fatto seguito una fase di osservazione sulle caratteristiche dell’acqua piovana (sul colore, sul significato di trasparente, sul sapore).

I bambini hanno toccato, annusato, elaborato ipotesi sull’acqua piovana e l’acqua del “rubinetto”.

 

Finalmente è arrivato il giorno della “Gita in Barena”.

Giunti in barena i bambini sono stati invitati ad osservare l’ambiente particolare nel quale si trovavano.

Hanno considerato che le piante erano basse e non alte come quelle del nostro giardino; c’erano delle barche; si vedeva Venezia in lontananza e quindi senz’altro ci trovavamo vicino al mare. Ai  bambini in barena sono stati distribuiti gli strumenti del kit e ormai pronti e consapevoli  hanno iniziato a raccogliere terre, acqua, insetti, piante della laguna. Di ritorno a scuola ai bambini è stato chiesto di rappresentare graficamente l’ambiente della barena. Questa è la seconda pagina del nostro schedario.

EXPLAIN

Le piante raccolte sono state quelle tipiche e più diffuse in barena, ossia la Salicornia e la Salsola.  I bambini sono stati invitati a osservarle attraverso il tatto, l’olfatto, la vista, il gusto.

Sono emerse ipotesi sul perché queste piante “sanno di sale” e i bambini hanno trovato delle risposte possibili ("qualcuno mette il sale", "bevono l’acqua del mare"). Ogni pianta è stata rappresentata in una scheda col proprio nome. Queste rappresentazioni corrispondono a due pagine dello “schedario” individuale.

Le piante sono state avvolte in giornali, poste tra due tavolette di legno e  messe ad essiccare.

Una volta essiccate i bambini hanno sistemato parti delle piante in bustine che sono state fissate sulle schede con le rappresentazioni grafiche fatte in precedenza.

E’ stata poi la volta delle terre raccolte in barena. Ai bambini sono stati distribuiti i setacci per trovare "i tesori" e le lenti di ingrandimento. I bambini hanno osservato che le terre avevano gradazioni di colori diversi (terra marrone, terra gialla, terra nera) e gradi di umidità differenti (terra “molto bagnata”, terra “poco bagnata”, terra “un po’ asciutta”).

I bimbi sono stati invitati a sistemare in piccoli contenitori le terre e i “tesori delle terre” ossia la “non terra” (sassolini, insetti, pezzi di conchiglia). In questo modo i bimbi hanno costruito una pedoteca delle terre di barena.

I bimbi sono stati invitati a rappresentare ora le terre della barena evidenziandone le differenze di colore. E’ questa una altra pagina del nostro schedario al quale i bimbi hanno poi fissato delle bustine contenenti le terre raccolte.

E’ stata poi la volta dell’osservazione dell’acqua di barena. Si è visto che sul fondo del barattolo si era depositato della "roba scura" individuata come terra fango ed erano cresciute delle piantine. L’acqua è stata osservata attentamente.

I docenti hanno chiesto ai bambini: "Questa acqua secondo voi che sapore ha?".

Le ipotesi sono state molteplici. Qualcuno ha detto che aveva il sapore della pioggia e qualcuno, invitato a riflettere sull’aspetto del paesaggio della barena, ha ricordato che c’era il mare e che quindi poteva anche essere "acqua del mare". Il team ha riportato l’attenzione dei bambini sulle caratteristiche delle piante osservate in precedenza cioè delle piante “salate” e invitato alla riflessione.

La rappresentazione grafica dell’acqua di barena costituisce una altra pagina del nostro “schedario”.

 

Dopo queste osservazioni sull’acqua è stato effettuato un esperimento in classe. Sono stati presi dei cristalli di sale himalayano che si prestava bene allo scopo. I bambini sono stati invitati a sistemare i cristalli in una caraffa di acqua di “rubinetto” e una volta disciolti e dissolti il gruppo ha effettuato l’assaggio e così “l’acqua di rubinetto” si è trasformata in “acqua del mare”. Il sale è stato raccolto nelle bustine e fissato alla scheda dove era stata rappresentata in precedenza l’acqua della barena.

EVALUATION

Ai bambini è stato fornito un lessico appropriato per le cose osservate e per gli strumenti utilizzati.

I bimbi hanno preso confidenza con gli strumenti del Kit: lente di ingrandimento, paletta, contenitore ecc..

Per quanto riguarda le terre si suddividono ora per i bimbi in: terre secche e terre umide, terre chiare e terre scure.

I bambini  hanno appreso  i nomi delle piante raccolte (salicornia e salsola) e la classificazione delle stesse  come piante salmastre in quanto salate.

Le pedoteche realizzate sono due. Una contiene la terra e le cose del giardino e l’altra le terre e le cose della barena.

L’acqua  piovana e di rubinetto per i bimbi è acqua dolce mentre l’acqua della barena è acqua salmastra (perché è vicino al mare).

COMMUNICATION

I bambini sono stati invitati a comunicare le differenze:

  • tra i diversi ambienti naturali: “Il giardino della scuola” e “La Barena”;
  • nel paesaggio;
  • nelle piante (piante del giardino e piante salmastre);
  • nell’acqua (dolce e salata);
  • nelle terre (suolo secco, umido; gradazioni differenti di colore delle terre).

VERIFICHE E VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI

 Ogni alunno a costruito un libro composto da schede che rappresentano i momenti significativi del percorso.

E’ stato osservato il livello di coinvolgimento individuale nelle esperienze e le capacità di elaborare i dati.

Lo schedario elaborato dai bambini

VALUTAZIONE DELL'ESPERIENZA, DISSEMINAZIONE E POSSIBILI SVILUPPI

La consapevolezza dei bambini di aver visitato un luogo particolare e diverso dai luoghi del quotidiano è molto viva. Nelle uscite nel giardino della scuola i bambini hanno chiesto di utilizzare gli strumenti del Kit e cercato i "tesori" della terra (insetti, foglie, sassolini ecc.).

Va tenuto presente che il gruppo al quale l’esperienza si è rivolta è un gruppo eterogeneo per quanto concerne la comprensione e produzione della lingua italiana. I bambini provengono da diversi paesi del mondo e qualcuno è da poco arrivato in Italia.

Il gruppo è stato formato dai bimbi grandi di 5 anni di tutte le sezioni della Scuola dell'Infanzia. Il progetto ha occupato i bimbi ad inizio dell’anno scolastico quando il gruppo non aveva avuto ancora  modo di maturare dal punto di vista delle dinamiche relazionali e della coesione interna.

I livelli di elaborazione individuale dell’esperienza sono stati molto diversi tra i bambini a seconda della comprensione della lingua e dell’attitudine personale a approcciare nuove situazioni (ad esempio, manipolare terra e piante, osservare insetti ecc.).

Considerato tutto ciò il team dei docenti ha valutato l’esperienza offerta come positiva e sicuramente stimolante per i bambini. 

Il percorso ha catturato l’attenzione dei bambini ed ognuno ha recepito e rielaborato secondo le proprie possibilità. Le modalità della sperimentazione, che ha coinvolto tutti i sensi, hanno acceso lo spirito di ricerca e un approccio critico alle esperienze.

Il grado di attenzione rispetto agli eventi naturali è più alto rispetto a prima del progetto.

I bambini si sono sentiti chiamati in causa andando a recuperare le loro conoscenze ed esperienze sulle quali hanno costruito nuove elaborazioni e si sono posti "nuovi perché". Il percorso ha seguito il ritmo dei bambini e le loro richieste di esplorazione e di scoperta.

Di volta in volta il team docenti ha accolto i “perché” dei bambini e offerto le esperienze che potevano soddisfare le loro domande.

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